Tra cannoli e colori: un viaggio tra gusto e bellezza
Dattilo, piccola frazione in provincia di Trapani, è conosciuta in tutta la Sicilia – e oltre – per i suoi celebri cannoli artigianali. Ma chi si ferma solo al gusto, rischia di perdersi un altro dolce incanto: l’arte di strada che racconta l’anima dell’isola.
Proprio di fronte al famoso EURO BAR, culla dei cannoli più amati della regione, si erge un murales che cattura lo sguardo e il cuore.
Un omaggio alla Sicilia: arte urbana che parla alle radici
Il murales raffigura due volti nobili, coronati di fichi d’India, simbolo indiscusso della vegetazione siciliana. Sono le icone della leggenda delle Teste di Moro, un racconto d’amore e tradimento, passione e vendetta, che affonda le sue radici nella Palermo araba e normanna e che si è trasformata adesso in un’arte scultorea. Un’arte antica, reinterpretata oggi su questi muri, tra le vie, come forma moderna di artigianato urbano.
Le Teste di Moro: una leggenda tra ceramica e pittura
Secondo la tradizione, una giovane donna siciliana si innamorò di un Moro, ma dopo aver scoperto che lui sarebbe tornato dalla sua famiglia d’origine, lo uccise e gli tagliò la testa, trasformandola in un vaso per le sue piante aromatiche. Una storia cruda, sì, ma potente. E quegli stessi volti poi trasformati in ceramici che decorano balconi e giardini, qui diventano ritratti murali che parlano di storia, identità e memoria.
Ceramica: una tradizione che plasma la terra
La storia delle teste di moro fa oggi brillare migliaia di balconi grazie alla loro rappresentazione in ceramica. La ceramica siciliana è una delle più antiche d’Europa. I suoi colori sgargianti e le forme simboliche parlano della dominazione araba, normanna, spagnola. Le Teste di Moro sono oggi apprezzate in tutto il mondo come elemento decorativo e identitario. Le città come Sciacca, Burgio, Santo Stefano di Camastra e, naturalmente, Caltagirone, rappresentano le capitali di questa arte che fonde mito, storia e creatività.
Il valore eterno dell’artigianato siciliano
Questo murales insegna che l’artigianato in Sicilia non è solo una tradizione, ma un linguaggio millenario. Dalla ceramica di Caltagirone, con i suoi smalti brillanti e motivi arabeggianti, alle delicate trame dei pizzi di Erice, fino ai gioielli in filigrana tipici di Palermo, ogni oggetto fatto a mano racconta una storia di maestria, pazienza e bellezza.
Anche i dolci, come i cannoli o la cassata, sono frutto di un artigianato che unisce ingredienti semplici e creatività ancestrale. Non si tratta solo di cibo, ma di cultura materiale, che si tramanda di generazione in generazione.
Un turismo che cerca autenticità
Sempre più viaggiatori arrivano in Sicilia alla ricerca non solo di spiagge e sole, ma di esperienze autentiche. Il turismo culturale, artistico ed enogastronomico è in crescita. E Dattilo, con il suo murales e i suoi cannoli, rappresenta perfettamente questa Sicilia viva, che sa accogliere mostrando il meglio di sé.
Dolci, gioielli e racconti: un’isola fatta a mano
In Sicilia, ogni cosa è arte. Un dolce preparato con amore. Un murales che diventa racconto collettivo. Qui la bellezza nasce da mani sapienti e occhi che sanno vedere l’incanto nel quotidiano.
Storia del murales di Dattilo
Il murales di Dattilo realizzato in occasione del Dattilo Cannolo Fest, e ideato dall’Associazione culturale CIUR, in via Garibaldi, con la direzione artistica al professore Enzo Campisi, che si è avvalso della collaborazione di altri artisti del territorio: Agnese Gambina, Stefano Saladino, Rosaria Scurti e Aurelio Trapani. Vuoi saperne di più? Scopri l’articolo originale qui!
Questo murales realizzato per celebrare l’arte e la cultura siciliana nel mondo ha dato vita a un flusso turistico che si amplifica sempre di più anche grazie alla presenza del famoso Euro Bar che con i suoi cannoli attrare un grandissimo turismo verso la città.
Il bar
È un segno dei tempi – e della crescente attenzione per la valorizzazione del patrimonio locale – che oggi il luogo dove, a partire dalla metà degli anni ’70, si è cominciata a scrivere la storia del celebre cannolo di Dattilo, sia diventato anche uno spazio riconoscibile per la sua espressione artistica.
Come ci raccontano su Balarm.it, fu nel 1976 che Gaspare Poma, insieme alla moglie Scolastica Gioia, avviò la gestione del bar che avrebbe dato i natali alla fama del dolce siciliano. L’anno successivo, il testimone passò al signor Mazzara, figura chiave della consacrazione commerciale del cannolo, che da allora continua a essere il simbolo di questo unico bar, fedele alla sua denominazione originaria.
Oggi, accanto ai sapori, si celebra la cultura: l’arte si fa cornice visiva di un’identità che trabocca di Sicilia, con un murales che trasforma la tappa golosa in un’esperienza immersiva. Un vero e proprio viaggio tra colori e tradizioni, dove gusto e bellezza si fondono in un racconto condiviso.
Perché vale la pena fermarsi a guardare
Oltre il profumo della ricotta e della scorza d’arancia, Dattilo è il simbolo del paesino Siciliano che, con la sua semplicità, si distingue per i sapori e la bellezza. Se vi capita di passare per questo paesino, gustatevi un bel cannolo siciliano e di fronte fermatevi un momento ad ammirare quest’opera di strada. Un invito a riscoprire la Sicilia oltre i cliché, a viverla come terra viva di arte popolare, dove la bellezza nasce dalla semplicità e si fa cultura.
